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(Bari) PREZZO DEL LATTE PUGLIESE: ANCORA FERMO A 35 CENTESIMI

Non si sblocca la trattativa del prezzo del latte in Puglia che rimane fermo nel range 35-38 centesimi.

Lo denuncia il nuovo presidente regionale Cantele che presenta un dossier al presidente della Giunta Vendola e all’assessore alle Risorse Agroalimentari Stefàno ,

“Dalla stalla agli scaffali dei supermercati – ha denunciato il neo eletto presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – il prezzo del latte fresco e dei prodotti lattiero-caseari aumenta di ben quattro volte, di contro il prezzo del latte alla produzione è fermo a 20 anni fa, con una quotazione attuale tra i 35 – 38 euro al quintale. A quanto pare alcuni soggetti lasciano a secco i propri fornitori, per riapparire poi sul mercato con una nuova “ragione sociale”.

Gli obbiettivi sono la definizione di un prezzo minimo di acquisto di latte prodotto in Puglia, avente le caratteristiche qualitative presenti nelle scheda di prodotto del “latte alimentare 100% Puglia” del “Marchio Prodotti di Qualità Puglia”, che garantisca la copertura dei costi di produzione; le puntuali verifiche degli impegni di filiera intrapresi dai PIF finanziati con il P.S.R. 2006-2013 e degli aspetti amministrativo-fiscali della gestione aziendale dei “primi acquirenti”, oggetto di concessioni da parte della Regione e la creazione del coordinamento degli organi di controllo, al fine di sinergizzare e ottimizzare la straordinaria opera svolta per il contrasto alle frodi e alle sofisticazioni, tesa a tutelare la parte sana della filiera lattiero-casearia ed il cittadino-consumatore.

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(Firenze) PREZZO LATTE – IN TOSCANA PROSEGUE IL CONFRONTO NEL CONSORZIO DI FILIERA


Dopo le avvisaglie dell’impennata dei costi delle materie prime necessarie alla alimentazione del bestiame che avevano indotto nel luglio scorso la Cooperativa Granducato a richiedere la convocazione del CdA del Consorzio di Filiera FILAT (ne fanno parte la Centrale del Latte e le  cooperative di allevatori Granducato, Cooperlatte ed ATPZ)  a cui aveva fatto seguito nel settembre una analoga richiesta sostenuta da Cooperlatte, il Consorzio aveva sollecitato, in varie occasioni, l’Assessorato alla Agricoltura della Regione Toscana ad assumere una iniziativa per affrontare la grave crisi che sta investendo il comparto lattiero regionale.
Purtroppo la dimensione della crisi economica generale del settore agro-alimentare che investe soprattutto altri settori ed altre emergenze intervenute nel frattempo, non hanno ancora consentito di aprire una discussione sul tema.
Per questi motivi, in presenza della novità rappresentata dall’accordo sottoscritto in Lombardia con Lactalis, si è nuovamente riunito ieri il CdA di FILAT con l’intento di definire, in attesa della iniziativa in sede regionale, gli elementi economici ritenuti necessari a non far “soccombere” il settore.
Le ipotesi sono ora al vaglio delle singole componenti rappresentate nel Consorzio.

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(Roma) PREZZO LATTE – RICHIESTA LA REVISIONE NEL LAZIO

frisona posta 01L’accordo sul prezzo stabilito in Lombardia, come previsto, ha messo in moto il mercato del latte crudo bovino nelle restanti regioni.

E’ il caso del Lazio dove la Coldiretti ha convocato sabato prossimo, presso il “Podere Salita”, il tavolo interprofessionale per il prezzo del latte bovino

Si tratta di “una convocazione senz’altro originale – fanno sapere da Coldiretti – ma resasi indispensabile in virtù della situazione di stallo che si registra per la vertenza per il prezzo del latte che da troppo tempo, ormai, si trascina senza nessun segnale di apertura da parte degli industriali”.

“Il prezzo medio del latte conferito alla industria è sotto i 39 centesimi di media e in alcuni territori laziali non supera neppure i 35 centesimi. Siamo a livelli davvero pietosi: oggi il prezzo remunerativo più idoneo dovrebbe superare i 45 centesimi ed invece non si arriva neppure a quanto in lire veniva pagato 20 anni fa.”

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(Bruxelles) NEL 2014 (FORSE) SAPREMO IL FUTURO DELLE QUOTE LATTE

Il commissario all’agricoltura Dacian Ciolos ha annunciato che per il 2014 verranno prese nuove misure dedicate al settore del latte per le aree sfavorite.

In un rapporto sulla soppressione progressiva delle quote latte in Europa, approvato dalla Commissione Ue su sua proposta, scrive: “Nella maggioranza degli Stati membri il sistema europeo delle quote di produzione di latte non ha più alcuna utilità per limitare la produzione. Inoltre, il prezzo delle quote (pagate dagli agricoltori per produrre di più) è ormai ridotto a zero o sul punto di esserlo”.

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(Torino) 182 MILIONI DI MULTA “QUOTE LATTE” AD EUROPARLAMENTARE LEGA

 

L'europarlamentare della Lega Nord Giovanni Robusti deve all'Agea, Agenzia delle erogazioni in agricoltura, 182 milioni di euro per la vicenda relativa alle quote latte in Piemonte che ne ha portato alla condanna in appello a quattro anni e mezzo.
182 milioni sarebbe la richiesta formulata dal pm presso la Corte dei Conti del Piemonte, Ivano Maltesi, secondo cui l'ammanco complessivo nelle casse dello Stato è di oltre 203 milioni.

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(Milano) ITALATTE (LACTALIS) CONCLUSO L’ACCORDO SUL PREZZO

La Coldiretti Lombardia informa che è stato raggiunto l'accordo sul prezzo del latte lombardo con Italatte che fa capo al gruppo Lactalis con i marchi Parmalat, Galbani, Invernizzi e Cademartori.
Il prezzo fissato alla stalla è pari a 39,5 centesimi al litro per le consegne da dicembre e 40 centesimi al litro per quelle del primo quadrimestre del 2012, IVA esclusa, piu' i premi previsti dall'attuale tabella qualita'.
“L'accordo siglato in Lombardia - secondo Coldiretti - rappresenta un punto di riferimento anche per le altre regioni italiane, visto che proprio la Lombardia, con 4 milioni di tonnellate produce il 40 per cento circa di tutto il latte italiano.”

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(Brescia) COLDIRETTI POTRA' ENTRARE NELLA CENTRALE DEL LATTE DI BRESCIA

La Centrale del Latte di Brescia potrà essere partecipata dalla Coldiretti.  

Questo il comunicato diffuso nei giorni scorsi:

"Apprendiamo con soddisfazione le dichiarazioni del vice sindaco del Comune di Brescia, Fabio Rolfi, che fa finalmente chiarezza sulla quota di partecipazione della Centrale del Latte su cui Coldiretti si era aggiudicata l'assegnazione. Ora chiediamo che si faccia quello che si è detto e si ponga fine ad una situazione negativa che danneggia i cittadini bresciani ed il mondo produttivo".

(all'articolo)

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